bdsm
PadroneAnziano 5

27.04.2025 |
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"Il tuo corpo è un tempio dedicato a me..."
Appena rientrata in casa, Elisa si chiuse la porta alle spalle.Appoggiò la schiena contro il legno, il cuore che batteva come un tamburo nel petto.
Ancora in minigonna, ancora senza mutandine.
Con il sacchetto pieno di vergogna e desiderio stretto tra le dita.
Il telefono vibrò.
PadroneAnziano: "Spogliati completamente, cagna. Voglio che ti metti in ginocchio davanti al sacchetto. È il tuo primo altare. L'altare della tua sottomissione."
Elisa obbedì.
La gonna scivolò a terra.
La maglietta cadde subito dopo.
Rimase nuda, in ginocchio, il sacchetto del sexy shop davanti a sé come un'offerta sacra.
Un nuovo messaggio:
PadroneAnziano: "Tira fuori tutto. Guardalo bene. Toccalo. Devi sentirti sporca e fiera allo stesso tempo."
Le mani tremavano mentre estraeva il vibratore grosso, il collare nero, il plug anale.
Li dispose ordinatamente sul pavimento.
Li guardava.
E guardandoli, si guardava dentro.
PadroneAnziano: "Inizia con il collare. Allaccialo attorno al collo. Stretta, troietta."
Con dita maldestre, si mise il collare.
Quando l'anello toccò la sua pelle, Elisa sentì un fremito profondo attraversarle la spina dorsale.
Non era più libera.
Era proprietà.
Sua.
PadroneAnziano: "Ora prendi il vibratore. Voglio che ti siedi sopra. Senza mani. Scivolaci sopra lentamente, fino a ingoiarlo tutto."
Elisa afferrò il vibratore, posizionandolo in verticale sul pavimento.
Il solo pensiero di accoglierlo completamente la fece gemere piano.
Si abbassò, tremando.
La punta la sfiorò.
Un tocco appena, ma sufficiente a farle ansimare.
Con uno sforzo di volontà, si abbassò ancora.
Schiacciando il proprio sesso affamato contro la plastica dura e grossa.
Sentì l’apertura cedere lentamente, accogliere, allargarsi.
PadroneAnziano: "Senti come ti dilati per me, troia. Senti quanto sei brava a prendermi. Non fermarti finché non lo hai dentro tutto."
Ogni millimetro era un piccolo urlo silenzioso.
Ma l’umiliazione... il sapere che lui immaginava ogni suo movimento... la eccitava oltre ogni limite.
Quando finalmente fu seduta sopra il vibratore, Elisa scoppiò in un singhiozzo misto a piacere.
Il cellulare vibrò ancora.
PadroneAnziano: "Adesso il plug. Voglio che ti prepari. Devi essere piena. Ovunque. Per me."
Le mani si mossero senza che nemmeno se ne rendesse conto.
Prese il plug, lo lubrificò in fretta, poi si inginocchiò a quattro zampe.
Guidò il plug verso il piccolo fiore nascosto, tremando.
Quando la punta premette, il corpo si irrigidì.
Ma il pensiero che PadroneAnziano la volesse piena... la spinse oltre.
Con uno sforzo, lo fece scivolare dentro.
Un gemito rauco le sfuggì dalle labbra.
Era piena.
Completamente.
Una troia perfetta.
PadroneAnziano: "Ora resta in ginocchio. Apri le cosce. Voglio immaginarti così: collare al collo, vibratore nella figa, plug nel culo.
Il tuo corpo è un tempio dedicato a me."
Elisa tremava, ansimava, ma obbediva.
E in quella totale obbedienza, trovava un piacere così immenso che le lacrime le solcavano il viso.
Era diventata quello che aveva sempre temuto. E che in fondo, aveva sempre desiderato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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